Sono oltre 240mila chilogrammi di pellet nocivo ad essere stati sequestrati dalla guardia di finanza in un’operazione che ha portato alla denuncia di tre persone tra Piemonte, Lombardia e Veneto.
I militari del Comando Provinciale di Biella, a seguito di prelievi di campioni e ad accertamenti tecnico-qualitativi, hanno proceduto a riscontrare massicce percentuali di collanti e di vernici (formaldeide) contenute in sacchi di pellet messi in vendita da un esercizio commerciale del biellese.
I produttori di pellet con materiale di scarto potevano contare su costi di fabbricazione inferiori, e, quindi, ponevano in essere una concorrenza sleale. I militari, a seguito di approfondimenti sulla provenienza della merce, hanno inoltre individuato i fornitori e gli importatori delle confezioni che riportavano marchi qualificati.
In questo pellet nocivo erano presenti collanti e di vernici come la formaldeide. La formaldeide è una sostanza nociva perla salute e, secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) vi è sufficiente evidenza chesia cancerogena per l’uomo, in particolare, la prolungata esposizione alla sostanza può causare il cancro dell’apparato respiratorio e leucemia.
Tale sostanza chimica è largamente utilizzata nel settore del legno da arredo, per cui è incompatibile con la certificazione europea di qualità En-plus specifica per la produzione di pellet, in quanto esclude l’impiego, quali materie prime, di legno da demolizione e di legno trattato chimicamente, prevedendo unicamente l’utilizzo di materia prima vergine e non contaminata.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it